Shut the fuck up.

C’è solo una cosa che mi fa imbestialire più della duckface, è non chiamare le cose col loro vero nome.

A costo di sembrare acida come il ph della soda caustica, qui sotto troverete alcune situazioni in cui mi sono trovata a dover rimanere muta come una pianta e ingoiare la mia stessa bile. Scusate la volgarità di questo post, so che potete capire.

Fighetto/a al bar: “un cappuccino senza schiuma”. Caffèlatte, cristoiddio.

Fighetto/a al bar 2: “un cappuccino tiepido senza schiuma con latte di soia”. Caffèlatte raffreddato per intolleranti, maremmatristezza.

Svariate tipologie di esseri umani dal panettiere: “due pezzi di pizza bianca”. Focaccia, cazzo.

Svariate tipologie di esseri umani dal panettiere2: “due pezzi di pizza rossa”. Pizza, porcatroia.

Teenagers che manco sanno esprimersi nella madrelingua: “mi faccio una selfie”. Autoscatto, porcodiquaedilà.

Svariate tipologie di sconosciuti: “scusi ha l’ora?”. “Mi sa dire che ora è”, porcoilmondochehosottoipiedi.

I nostri/vostri colleghi: “era per ieri”. È urgente, porcaputtana.

I nostri/vostri colleghi con slancio anglosassone: “ASAP”. Appena riesci, porcammmerda.

Ragazzine: “è molto fashion”. Qua non riesco neppure a dare una traduzione, ingoio una bestemmia insieme alla bile.

Svariate tipologie di pseudo ubriaconi: “rum e coca”. Cuba Libre, deputamadre.

Svariate tipologie di fighetti: “costa un trentello”. Costa 30 euro, mannaggialaputtanazza.

Innumerevoli donne: “ho le mie cose”. Ho il ciclo mestruale, ecchedddiamine.

Innumerevoli donne 2: “ho mal di testa”. Non ho voglia di fare sesso, rassegnati.

Innumerevoli donne 3: “questo vestito mi ingrassa”. Sono grassa e non mi posso mettere questo vestito, merda.

Innumerevoli donne 4: “non ho niente”. Sono incazzata come una iena, #@**§&?!.

Tanti uomini: “hai mal di testa?”. Voglio fare sesso, rassegnati.

Sui social: “#sonofelice, #machecosanepensate”: Prestate attenzione al mio smartphone,

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Muri che s’offrono

Chiariamo una cosa: scrivere sui muri è considerato un reato.

Deturpare un muro appena ridipinto è un atto di vandalismo in piena regola, un impulso che in mancanza di un block notes può servire più di una seduta dallo psicologo. Ok va bene tutto, ma un po’ i coglioni li rompi.
Ammetto però talvolta di trovarmi affascinata da frasi poetiche che mi fanno fermare e persino tornare indietro per godermi il messaggio.
Riesco quasi a giustificare l’atto vandalico e provare tenerezza per quella parete che nella violenza subita ha assunto una sua nuova forma di bellezza. È un muro passivo, che soffre, ma allo stesso tempo diventa il foglio bianco a disposizione del suo poeta.

Ne ho raccolte alcune nel tempo, altre me le sono godute senza immortalarle, alcune forti, altre esilaranti, ma comunque testimonianze del passaggio di un estraneo che ha speso del tempo ad imbrattare il suo foglio di cemento con la paura di essere scoperto.

Ti ammiro estraneo: ammetto che ci vuole anche una certa dose di coraggio, di sfacciataggine e di stronzaggine, io ho solo un blog.

Onutile

Certo, l’8 marzo era L’International Women Day, ma SMC lo dedica alle donne dimenticate dal resto del mondo, dall’Onu, dalla Nato e dall’opinione pubblica.

Siete utili come un’aspirapolvere nel deserto.

Credits: World Press Photo, 2017 photo contest.

http://www.worldpressphoto.org

 

Trumpet.

Da buona SMC quale sono, nella sfida tra Clinton e Trump non ho visto solo la corsa verso il potere ma anche una triste metafora della vita. Si può riassumere in tre fasi.

Inizia con la scuola. Ti impegni costantemente per ottenere il massimo dei voti per essere il migliore della classe e assicurarti regali per ogni occasione. Arrivi alla laurea con honorem dopo anni di rinunce alla socialità, all’alcohol e al sesso, pronto e preparato alla vita, pieno di entusiasmo per affrontare a muso duro la fase due.

Inizia il lavoro, almeno quello che si può definire tale, notti insonne e straordinari per dare del tuo meglio e ottenere quelle gratificazioni che ti fanno apprezzare la tanto sospirata quattordicesima. Hai successo, sei felice, stimato e finalmente puoi chiedere la promozione, quella che tua mamma sta aspettando da 20 anni.

Giungi alla fase tre. Nonostante il tuo successo non sei pronto ad affrontare il nuovo arrivato: il nipote del CEO, diplomato al CEPU, ricco, playboy, bullo, carismatico con un IQ di 130, ma una vera enciclopedia vivente di barzellette razziste. Mentre intrattiene i colleghi alla macchinetta del caffè, la tua autostima scende a -130, prima della pausa pranzo il rampollo prende il tuo posto tra scroscianti applausi e squilli di trombe.

Sipario.

Essere nerd aiuta solo ad apprezzare meglio gli effetti delle droghe leggere.

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F-Day

Che bellezza il fertility day, ho gli ovuli in fermento.

SMCpensiero: La madre degli idioti è sempre fertile.

Fertility-Day

 

Porco Diaz.

SMCpensiero: Son capaci tutti di parlare di dittatura con i golpe degli altri.

Genova, 21 luglio 2001.

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http://intern.az/1na2

 

Scarabocchi.

Gli psicologi affermano che i bambini utilizzino il disegno per esprimere qualsiasi forma di disagio o di perplessità, talvolta anche le loro peggior paure si raccontano tra i segni di quelli che io chiamo “scarabocchi”.

Ho due figlie che litigano, ma che si amano incondizionatamente, e per le goia di mamma e papà scaricano le loro frustrazioni sui fogli tramite i pennarelli.

Ho due figlie che mi riempono la casa di disegni che non riesco a buttare, perchè per me più sono astratti, più sono belli. Ci capita spesso di andare al ristorante e di portarci dietro “il kit” per riuscire a farle stare a tavola il tempo necessario per non farci buttare fuori dai gestori per eccesso di “rumori molesti”,  loro intanto disegnano, disegnano ovunque, anche sulle tovagliette, che poi ci riportiamo orgogliosamente a casa.

Gli psicologi non sanno che le mie figlie hanno uno spiccato senso dello humor e nessun timore di esprimersi, soprattutto Emma, la minore, che produce piccoli capolavori di cui un genitore normale dovrebbe preoccuparsi.

Secondo me questo disegno vale più di anni di terapia.

La sentite anche voi in lontananza la canzoncina di Profondo Rosso? Io sì.

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Analisi del disegno a pennarello nero su tovaglietta del ristorante.

Emma uccide Greta (la maggiore). Greta viene sepolta, Emma ride sulla sua tomba.

Emma rimane l’unica figlia felice con mamma e papà. Sembra che lei indossi il passamontagna, in realtà la spiegazione è stata “mi è venuta male la faccia e allora ho dovuto ripassarla”.

La didascalia in basso a destra dice: “E così vissero tutti felici e contenti senza la rompiscatole”. 

Spazio libero.

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La miglior campagna elettorale di sempre, quando il vuoto degli spazi riempe più di mille promesse.